mercoledì 18 ottobre 2017

Patologie Ortopediche



Coxartrosi e Protesi d’Anca

L’artrosi dell’anca è un processo degenerativo dei capi articolari, questa si manifesta con una progressiva perdita della cartilagine articolare, con la riduzione dello spazio articolare, dolore e riduzione dell’articolarità.

Cause
La Coxartrosi può essere di due tipi, primaria o secondaria, della primaria non sono note le cause determinanti. La Coxartrosi secondaria invece dipende quasi sempre da esiti di fratture, displasia dell’anca, necrosi della testa del femore, esiti di malattie sistemiche.

Sintomatologia
Il paziente generalmente riferisce dolore durante l’attività, rigidità al risveglio, ma anche dopo un’attività momentanea, limitazione funzionale, senso di instabilità e insicurezza durante la deambulazione.

Trattamento
Il trattamento si differenzia in conservativo e cruento. Se la degenerazione non è ancora grave e non ancora invalidante può essere utile una cura di antinfiammatori non steroidei (FANS) e un programma di rinforzo muscolare e allungamento. Nel caso in cui tutto questo fosse vano, si interviene chirurgicamente procedendo alla sostituzione totale di anca.

Decorso Post-Chirurgico
Dopo l’intervento il paziente sarà già in grado, in seconda giornata, di deambulare con l’ausilio del deambulatore e dopo la rimozione dei punti si può iniziare il programma riabilitativo.

Riabilitazione
Nelle prime fasi è bene evitare l’eccessiva flessione e adduzione, onde evitare la lussazione dell’impianto. In acqua si interverrà lavorando sulla propriocezione ed inizialmente sfruttando la microgravità e lo scarico gravitario si potrà correggere lo schema del passo, in seguito diminuendo il dolore e potendo aumentare l’articolarità si potrà intervenire rinforzando il tono-trofismo della muscolatura dell’arto.

Distorsione di Collo Piede
La distorsione di caviglia è sempre secondaria ad un trauma discorsivo, ovvero ad una forzata sollecitazione in varismo e supinazione con un danno a carico del compartimento esterno nella maggior parte dei casi o in valgismo e pronazione con danno al compartimento interno
Sintomatologia
Dopo il trauma possiamo avere tumefazione proce, dolore locale alla pressione, con esacerbazione nelle manovre di prono-supinazione e marcata impotenza funzionale.
Trattamento E Riabilitazione
A seconda della gravità della lesione dopo un primo periodo di immobilità si può iniziare da subito un intenso programma fisioterapico, comprendente l’idrokinesi, in particolar modo nelle prime fasi. La terapia in acqua in questo tipo di traumi è un elemento di particolare efficacia, in ambiente microgravitario e con esercizi progressivi, possiamo accelerare la rieducazione dando un carico via via adeguato e lavorando molto sulla propriocezione; inoltre in acqua si può ottenere un range di movimento maggiore col minimo dolore, il paziente si trova così ad avere un precoce ritorno all’attività lavorativa e o sportiva. In questo modo si riducono al minimo tutti i sintomi tardivi, quali instabilità di caviglia, algoneurodistrofie, dolore costante, rigidità e limitazione funzionale.

Gonartrosi e Protesi di Ginocchio
La gonartrosi è una patologia cronico-degenerativa del ginocchio che porta ad un danno crescente con un elevato grado di disabilità.
Cause
La degenerazione del ginocchio può essere imputabile ad una serie di fattori tra i quali ricordiamo deformità congenite, traumi, artrite reumatoide e obesità. La degenerazione può interessare il compartimento mediale o laterale determinando deformità in varismo o in valgismo, a volte la degenerazione interessare anche il compartimento rotuleo causando sublussazione o deviazione della stessa.
Sintomatologia
La gonalgia esordisce progressivamente specie flettendo il ginocchio. All’inizio la sintomatologia dolorosa viene alleviata dal riposo, con la cronicizzazione del dolore il paziente non caricherà più sull’arto dolente, ma sul “sano” che precocemente andrà incontro alla stessa sindrome.
Trattamento
Come per l’anca si può procedere ad un trattamento conservativo o cruento. In una prima fase si interviene con antinfiammatori-antidolorifici meglio se accompagnati da esercizi per il rinforzo del quadricipite. Se la degenerazione, ma soprattutto la sintomatologia dolorosa peggiora, si interviene chirurgicamente e a seconda delle esigenze cliniche si procederà con l’innesto della protesi di ginocchio che può essere monocompartimentale o totale.
Decorso Post-Operatorio
Dopo l’operazione la progressione del carico si basa sull’indicazione del chirurgo a seconda dei reperti intraoperatori. Nella prima fase si deve controllare il l’infiammazione e di conseguenza il dolore con ghiaccio e FANS e progressivamente nelle 6 settimane successive si può ridare il carico. Nello stesso periodo  si lavora anche sulla flessione (almeno 90°) e sul rinforzo del tono muscolare. In un quadro clinico come questo molto importante è il ruolo giocato dall’Idrokinesi che permette il raggiungimento di questi obiettivi più rapidamente e con minor dolore.

Lacerazione della Cuffia dei Rotatori
L’obiettivo della spalla è quello di posizionare la mano nello spazio per le attività di vita quotidiana. Il fattore più importante in un programma riabilitativo è la definizione di una diagnosi corretta. Tra le varie patologie prendiamo in esame la più frequente, la lacerazione della cuffia dei rotatori. La cuffia dei rotatori è formata dai tendini di quattro muscoli: sovraspinoso, sottospinoso, sottoscapolare e piccolo rotondo. Questa struttura ha la funzione di stabilizzare la testa dell’omero e di consentirne la rotazione nello spazio.  È una patologia cronico-degenerativa che non guarisce spontaneamente dando un alto grado di disabilità e dolore.
Cause
Questa sindrome colpisce indifferentemente sia gli uomini che le donne ed è molto frequente negli sport o comunque in tutte le attività “overhead” a cui spesso si associa un evento o una serie di eventi traumatici che col passare del tempo porta alla degenerazione ed a un’invalidità progressiva.
Sintomatologia
 La sintomatologia è principalmente di tipo doloroso. Al dolore si associano ipostenia e limitazione funzionale fino ad impedire le più comuni attività di vita quotidiana come pettinarsi e allacciarsi il reggiseno.
Trattamento
A seconda delle lesioni si può intervenire o in maniera conservativa o chirurgicamente. Il trattamento conservativo prevede il riposo o comunque la diminuzione della attività delle attività che causano il dolore, una terapia farmacologica con antinfiammatorio o con infiltrazioni di cortisone nella fasi di dolore acuto e un programma fisioterapico personalizzato. Se gli esami strumentali evidenziano lesioni importanti, a discrezione dello specialista, si interviene chirurgicamente in artroscopia mininvasiva.
Decorso Post-Operatorio
Dopo l’intervento verrà applicato un tutore ortopedico da mantenere per un periodo proporzionato all’entità del danno. Successivamente, previa visita fisiatrica, si può iniziare il programma fisioterapico. Il recupero deve essere progressivo volto al controllo e alla risoluzione della sintomatologia dolorosa e al recupero dell’articolarità. In acqua, sfruttando l’ipogravità e il galleggiamento, si riesce a lavorare in modo ottimale per il ripristino della mobilità in tutti i piani spaziali, cosa difficilmente raggiungibile a “secco” e senza suscitare dolore nel paziente durante la seduta, inoltre lavorando sulle contrazioni eccentriche e concentriche si migliora il tono-trofismo muscolare dando una guarigione in tempi più brevi.

Lesione Legamento Crociato Anteriore

La lesione parziale o totale del L.C.A. è un’eventualità molto frequente nelle distorsioni di ginocchio. Questa è causata da un trauma, sempre indiretto, che imprime all’arto una sollecitazione eccessiva.                                                                    In casi di lesioni importanti del L.C.A. queste possono provocare una vera e propria instabilità di ginocchio
Cause
Normalmente questi traumi avvengono per un’eccessiva sollecitazione in varismo o in valgismo un esempio sono i traumi sportivi ad esempio un repentino cambio di direzione o la ricaduta dopo un salto.
Sintomatologia
Si basa sul dato anamemnestico di un trauma che ha subito il ginocchio, accompagnato da un improvviso dolore e dalla sensazione di un vero e proprio “crack”. Il paziente riferisce l’impossibilità all’estensione completa, un’impotenza funzionale più o meno accentuata, dolore diffuso e intenso e instabilità articolare.
Trattamento
La lesione del L.C.A. non guarisce spontaneamente, quindi si opta per la chirurgia artroscopica ricostruttiva in modo da sostituire il legamento danneggiato con un autoinnesto, che può essere a seconda delle esigenze chirurgiche o il tendine rotuleo o il semitendinoso.
Riabilitazione
L’idrokinesi offre la possibilità di effettuare un trattamento precoce, in quanto l’ambiente microgravitario dell’acqua consente di intervenire già dopo la rimozione dei punti di sutura dovuti all’intervento.                                                                        L’obiettivo principale è il recupero dell’articolarità del ginocchio, la riduzione del dolore per poi passare al recupero del tono-trofismo della gamba in toto.